Il FAI presenta a Villa e Collezione Panza Un altro sguardo. Opere dalla Collezione Gemma Testa, aperta al pubblico dall’11 aprile al 12 ottobre 2025.
La mostra inaugura un ciclo espositivo dedicato al tema del collezionismo, inteso come espressione di un pensiero, di un’identità, come strumento di indagine, chiave di lettura del presente e pratica culturale dal valore educativo. Con questo obiettivo, il FAI porterà ciclicamente negli spazi espositivi della Villa importanti raccolte d’arte privata capaci di instaurare un confronto diretto e stimolante con la sensibilità di Giuseppe Panza di Biumo: altre collezioni capaci di svelare “altri sguardi” sull’arte contemporanea e sul collezionismo.
Per questo primo appuntamento a generare un dialogo con la visione introspettiva e spirituale di Panza di Biumo, sarà l’impronta esistenziale di Gemma De Angelis Testa, fondatrice di ACACIA (Associazione Amici Arte Contemporanea Italiana), e presidente di Testa per Testa (Archivio Armando Testa) che in oltre trent’anni ha raccolto e selezionato voci e storie dal mondo. Se per Panza l’arte è uno strumento di conoscenza interiore, per Gemma Testa diventa una forma di indagine sul presente e le sue trasformazioni, un mezzo per esplorare e interpretare il nostro tempo.
L’esposizione, a cura di Gabriella Belli, Gemma De Angelis Testa e Marta Spanevello, riunisce trentanove lavori di cui un importante nucleo proveniente dalla raccolta privata della collezionista e mai esposti prima, a cui si affiancano opere concesse in prestito dalla Fondazione Musei Civici di Venezia — che nel 2022 ha ricevuto in donazione dalla stessa collezionista un corpus di 107 lavori — e dal Museo del Novecento di Milano, la cui collezione continua ad arricchirsi grazie al contributo dell’Associazione ACACIA.
Il percorso di mostra è articolato in undici sezioni che interpretano le linee di ricerca e gli interessi della collezionista. All’ingresso del primo piano della villa, si incontrano opere di Cy Twombly, Robert Rauschenberg e Mario Merz, che segnano l’inizio dell’attività di ricerca di Gemma Testa. Il percorso prosegue con lavori di Francesco Lo Savio, Gianni Piacentino e Joseph Kosuth, artisti tra minimal e concettuale, la cui presenza in collezione riflette la sintonia della collezionista con le tendenze artistiche del tempo. Un cambio significativo emerge nella sezione dove è documentato un momento di svolta nel percorso collezionistico di Gemma Testa, che sceglie di seguire una sua personale visione. Qui trovano spazio i lavori di Elizabeth Neel, Andreas Breunig, Cecily Brown, Anselm Reyle, Gregor Schneider e Oscar Murillo, che esplorano la pittura per la pittura, ovvero il linguaggio pittorico nelle sue molteplici declinazioni.
La narrazione espositiva procede poi con lavori di Francesco Vezzoli, Vanessa Beecroft, che concentrano le rispettive ricerche sulla donna-icona, analizzandone corpo, espressività e costruzione simbolica dell’immagine pubblica tra codici culturali e stereotipi. Seguono opere di Shirin Neshat, Andres Serrano, Bill Viola, Marina Abramović, Pipilotti Rist e Monica Bonvicini, che affrontano il concetto di identità di genere con una particolare riflessione sul mondo femminile, evidenziando i meccanismi di subordinazione radicati nella storia, nelle tradizioni e nelle religioni. A queste tensioni fa eco il lavoro di Pascale Marthine Tayou, che attraverso i suoi lavori affronta le sue origini africane e le aspettative a esse legate. A completare le riflessioni proposte in questi ambienti, si trovano una scultura di Armando Testa e due suoi iconici manifesti.
Scendendo al piano terra, nell’Ala dei Rustici, si incontra una selezione di video installazioni con due lavori di Sabrina Mezzaqui, omaggi alla bellezza di una natura materna, e tre opere che affrontano il tema della patria di Adrian Paci. Nella Scuderia Grande viene indagato il tema delle persecuzioni politiche, culturali o religiose e le conseguenti diaspore attraverso i lavori di Yan Pei-Ming, Ai Weiwei e William Kentridge. Il percorso si conclude con i lavori di Grazia Toderi e Thomas Ruff, che si confrontano con l’infinito e il sublime, e con un’opera di Peter Fischli & David Weiss installata nel parco della villa.
La mostra sarà accompagnata da un catalogo bilingue con saggi di Gabriella Belli - responsabile del progetto scientifico di Villa e Collezione Panza, Marta Spanevello - curatrice di Villa e Collezione Panza, Gemma De Angelis Testa, collezionista e fondatrice di ACACIA (Associazione Amici Arte Contemporanea Italiana) e Elisabetta Barisoni - responsabile della Galleria Internazionale d'Arte Moderna di Ca' Pesaro.
L’evento si svolge con il patrocinio di Regione Lombardia, in collaborazione con il Comune di Varese.
Il calendario “Eventi nei Beni del FAI 2025” è reso possibile grazie al fondamentale sostegno di Ferrarelle, Partner degli eventi istituzionali e Acqua Ufficiale della Fondazione, e al prezioso contributo di Pirelli, accanto al FAI dal 2005, che rinnova per il tredicesimo anno consecutivo la sua storica vicinanza all’iniziativa; due sinergie pluriennali strategiche e virtuose, da sempre fondate su medesimi obiettivi e valori, che si sono consolidate negli anni con la realizzazione di numerosi progetti. Grazie anche a BRT per il primo anno vicina alla Fondazione in qualità di sponsor del calendario eventi nei Beni. Una nuova collaborazione nata con l’obiettivo di coinvolgere e sensibilizzare le persone e le comunità alle bellezze del nostro Paese.
Villa e Collezione Panza è Museo riconosciuto da Regione Lombardia.
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