Il FAI presenta La condizione del desiderio una project- room di Arcangelo Sassolino, che inaugura a Villa e Collezione Panza un nuovo ciclo di mostre con opere site-specific che inviteranno il pubblico a confrontarsi con i linguaggi di artisti già intercettati da Panza o assimilabili al collezionista per sensibilità, tematiche e visioni finalizzate a generare nuove suggestioni e ulteriori dialoghi con le opere della collezione permanente.
A cura di Angela Vettese, dal 25 ottobre al 23 febbraio 2025, in mostra, nella suggestiva cornice della Scuderia Grande, Arcangelo Sassolino presenta una monumentale installazione che nasce da un dialogo serrato tra arte e scienza, temi cruciali nella ricerca dell’artista e al centro delle indagini di Giuseppe Panza di Biumo come testimoniato nella mostra Nel Tempo. opere della Collezione Panza, tuttora in corso a Villa Panza, che presenta lavori di autori da Fogliati a Mochetti fino a Walter de Maria che si configurano come un’indagine sull’interazione tra le forze invisibili e il mondo fisico.
L’opera, dal titolo La condizione del desiderio (2009 - 2024), è un imponente struttura concepita dall’artista nel 2009 per lo spazio Z33, a Hasselt, in Belgio, che a Villa Panza trova una nuova configurazione e una collocazione ideale nella Scuderia Grande della Villa, che Giuseppe Panza di Biumo immaginò per allestire opere d’arte potenti: "Quando sono entrato in questo spazio - dichiara l’artista - mi è tornato in mente il lavoro di Hasselt e ho capito che qui c’erano le condizioni ideali per mostrarlo: per la sua dimensione, per l’acustica, per la luce e per il fatto che Villa Panza è un tempio di meditazione minimale".
L’installazione è composta da una struttura di putrelle, azionata da un impianto ad aria che permette la lenta e costante oscillazione di un lungo braccio meccanico, il quale occupa l’intero spazio della Scude-ria. Alle estremità del braccio sono appese due pesanti lastre di marmo bianco di Carnia, un materiale che, per l’artista, non è solo un omaggio alla tradizione, ma anche simbolo legato alla condizione dell’uomo. Spiega Sassolino: "Lo associamo alle sculture classiche, lo troviamo nelle chiese. Mi interessava l’idea che diventasse in qualche modo leggero nel suo fluttuare nell'aria".
Il peso della materia, tuttavia, non viene annullato: il carico grava sulle travi e forza al limite il perno centrale della struttura, dove sembra concentrarsi, come in un punto archimedico, tutta la fatica della macchina. In questo perpetuo e irrisolto tentativo di trovare equilibrio, l’opera non solo scandisce lo scorrere implacabile del tempo, ma diventa una metafora del desiderio. Per Sassolino, il desiderio è sempre connesso a un’attività, a un impulso, a uno sforzo che non sempre raggiunge il suo risultato. Egli lo descrive come l’emblema del paradosso dell’esistenza, espressione di una mancanza, di un bisogno, e tentativo di sopprimerli. Tuttavia, sopprimere la mancanza e il bisogno significherebbe eliminare la vita stessa, sopprimendo il farsi dell’esistenza. "Un desiderio - sottolinea Angela Vettese - che non può mai dirsi soddisfatto e che, nel suo moto pendolare, impone continuamente un dispendio di energie e uno stato di allarme che sono, anch’essi, dati costanti della poetica di Sassolino".
Questo progetto si inserisce nella tradizione di Villa e Collezione Panza, che negli anni ha accolto lavori legati al confronto tra arte, natura e scienza: "Project-room con opere site specific, - dice Gabriella Belli curatrice delle attività espositive e del programma scientifico di Villa Panza - che inviteranno il pubblico a misurarsi con esperienze e linguaggi di artisti talentuosi, giovani e non, dialoganti con le opere della collezione permanente e capaci di sollecitare la curiosità dei visitatori attraverso lavori che si confronteranno con quella che fu la linea culturale di Giuseppe Panza di Biumo, mostrando inedite esperienze creative".
L’installazione è accompagnata da un catalogo, edito da Magonza, con un’inedita intervista di Angela Vettese all’artista, un testo di Gabriella Belli e uno di Marta Spanevello e da una videointervista all’artista fruibile sulla piattaforma digitale accessibile tramite QR code all’inizio della visita.
La project room si inserisce come arricchimento e aggiunta all’esposizione Nel Tempo. opere della Collezione Panza, inaugurata il 6 giugno 2024 che durerà fino al 6 gennaio 2025.
L’evento si svolge con il patrocinio di Regione Lombardia, in collaborazione con il Comune di Varese.
Dolce&Gabbana, la casa di moda che fin dalla sua fondazione riconosce e promuove le eccellenze artigiane italiane e le bellezze artistiche e architettoniche del territorio, di nuovo vicina al FAI in qualità di Partner. Una speciale collaborazione basata sui valori comuni di italianità, cultura, tradizione, educazione e bellezza.
Il calendario "Eventi nei Beni del FAI 2024" è reso possibile grazie al fondamentale sostegno di Ferrarelle, partner degli eventi istituzionali e acqua ufficiale del FAI e al contributo di Pirelli, accanto al FAI dal 2006, che rinnova per il dodicesimo anno la sua storica vicinanza all’iniziativa e di Delicius che conferma per il quarto anno il suo sostegno al progetto.
Villa e Collezione Panza è Museo Riconosciuto da Regione Lombardia.
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