Il FAI presenta La condizione del desiderio una project- room di Arcangelo Sassolino, che inaugura a Villa e Collezione Panza un nuovo ciclo di mostre con opere site-specific che inviteranno il pubblico a confrontarsi con i linguaggi di artisti già intercettati da Panza o assimilabili al collezionista per sensibilità, tematiche e visioni finalizzate a generare nuove suggestioni e ulteriori dialoghi con le opere della collezione permanente.
A cura di Angela Vettese, dal 25 ottobre al 9 marzo 2025, in mostra, nella suggestiva cornice della Scuderia Grande, Arcangelo Sassolino presenta una monumentale installazione che nasce da un dialogo serrato tra arte e scienza, temi cruciali nella ricerca dell’artista e al centro delle indagini di Giuseppe Panza di Biumo come testimoniato nella mostra Nel Tempo. opere della Collezione Panza, tuttora in corso a Villa Panza, che presenta lavori di autori da Fogliati a Mochetti fino a Walter de Maria che si configurano come un’indagine sull’interazione tra le forze invisibili e il mondo fisico.
L’opera, dal titolo La condizione del desiderio (2009 - 2024), è un imponente struttura concepita dall’artista nel 2009 per lo spazio Z33, a Hasselt, in Belgio, che a Villa Panza trova una nuova configurazione e una collocazione ideale nella Scuderia Grande della Villa, che Giuseppe Panza di Biumo immaginò per allestire opere d’arte potenti: "Quando sono entrato in questo spazio - dichiara l’artista - mi è tornato in mente il lavoro di Hasselt e ho capito che qui c’erano le condizioni ideali per mostrarlo: per la sua dimensione, per l’acustica, per la luce e per il fatto che Villa Panza è un tempio di meditazione minimale".
L’installazione è composta da una struttura di putrelle, azionata da un impianto ad aria che permette la lenta e costante oscillazione di un lungo braccio meccanico, il quale occupa l’intero spazio della Scude-ria. Alle estremità del braccio sono appese due pesanti lastre di marmo bianco di Carnia, un materiale che, per l’artista, non è solo un omaggio alla tradizione, ma anche simbolo legato alla condizione dell’uomo. Spiega Sassolino: "Lo associamo alle sculture classiche, lo troviamo nelle chiese. Mi interessava l’idea che diventasse in qualche modo leggero nel suo fluttuare nell'aria".
Il peso della materia, tuttavia, non viene annullato: il carico grava sulle travi e forza al limite il perno centrale della struttura, dove sembra concentrarsi, come in un punto archimedico, tutta la fatica della macchina. In questo perpetuo e irrisolto tentativo di trovare equilibrio, l’opera non solo scandisce lo scorrere implacabile del tempo, ma diventa una metafora del desiderio. Per Sassolino, il desiderio è sempre connesso a un’attività, a un impulso, a uno sforzo che non sempre raggiunge il suo risultato. Egli lo descrive come l’emblema del paradosso dell’esistenza, espressione di una mancanza, di un bisogno, e tentativo di sopprimerli. Tuttavia, sopprimere la mancanza e il bisogno significherebbe eliminare la vita stessa, sopprimendo il farsi dell’esistenza. "Un desiderio - sottolinea Angela Vettese - che non può mai dirsi soddisfatto e che, nel suo moto pendolare, impone continuamente un dispendio di energie e uno stato di allarme che sono, anch’essi, dati costanti della poetica di Sassolino".
Questo progetto si inserisce nella tradizione di Villa e Collezione Panza, che negli anni ha accolto lavori legati al confronto tra arte, natura e scienza: "Project-room con opere site specific, - dice Gabriella Belli curatrice delle attività espositive e del programma scientifico di Villa Panza - che inviteranno il pubblico a misurarsi con esperienze e linguaggi di artisti talentuosi, giovani e non, dialoganti con le opere della collezione permanente e capaci di sollecitare la curiosità dei visitatori attraverso lavori che si confronteranno con quella che fu la linea culturale di Giuseppe Panza di Biumo, mostrando inedite esperienze creative".
L’installazione è accompagnata da un catalogo, edito da Magonza, con un’inedita intervista di Angela Vettese all’artista, un testo di Gabriella Belli e uno di Marta Spanevello e da una videointervista all’artista fruibile sulla piattaforma digitale accessibile tramite QR code all’inizio della visita.
La project room si inserisce come arricchimento e aggiunta all’esposizione Nel Tempo. opere della Collezione Panza, inaugurata il 6 giugno 2024 che durerà fino al 6 gennaio 2025.
L’evento si svolge con il patrocinio di Regione Lombardia, in collaborazione con il Comune di Varese.
Dolce&Gabbana, la casa di moda che fin dalla sua fondazione riconosce e promuove le eccellenze artigiane italiane e le bellezze artistiche e architettoniche del territorio, di nuovo vicina al FAI in qualità di Partner. Una speciale collaborazione basata sui valori comuni di italianità, cultura, tradizione, educazione e bellezza.
Il calendario "Eventi nei Beni del FAI 2024" è reso possibile grazie al fondamentale sostegno di Ferrarelle, partner degli eventi istituzionali e acqua ufficiale del FAI e al contributo di Pirelli, accanto al FAI dal 2006, che rinnova per il dodicesimo anno la sua storica vicinanza all’iniziativa e di Delicius che conferma per il quarto anno il suo sostegno al progetto.
Villa e Collezione Panza è Museo Riconosciuto da Regione Lombardia.
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