
L’Accademia nacque nel XVI secolo con lo scopo “di favorire lo studio, l'esercizio ed il perfezionamento delle Lettere e Belle Arti e di promuovere l'elevazione spirituale degli artisti”; riconosciuta da Papa Paolo III il 15 ottobre 1542, è il più antico sodalizio artistico nazionale esistente, che da 480 anni ha sede nell'attico del Pantheon. Gli Accademici erano "virtuosi", ossia artisti, pittori, scultori, architetti: tra i primi associati vi furono Taddeo Zuccari, Giacomo Barozzi da Vignola, Antonio da Sangallo il Giovane e successivamente Pietro da Cortona, Algardi, Borromini, Velasquez, Valadier e Canova.
È straordinariamente affascinante salire fino all’Oratorio dei Virtuosi, su su, fino alla Galleria dove si avrà modo di conoscere e ammirare la estrema eterogeneità dei vari materiali ivi conservati di proprietà dell'Accademia: una collezione costruita nel corso dei secoli a partire dal 1543, al di fuori delle dinamiche mercantili ed esclusivamente grazie ai doni dei soci della congregazione, tutti artisti, che rendevano così omaggio ad un'idea di bellezza.
Questa istituzione romana, costituita da “homini excellentissimi” dediti alla carità cristiana e proiettati verso artisti anche internazionali, è stata promotrice nel 1833 dell’apertura della tomba del divino Raffaello Sanzio, del quale conserva i calchi della mano destra e del cranio, oltre alle relative prove documentali.
In collaborazione con accademia dei Virtuosi.
Appuntamento alle ore 18.00 con prenotazione obbligatoria su www.faiprenotazioni.fondoambiente.it
Appuntamento sotto il colonnato del Pantheon, a sinistra dell’ingresso.
Presentarsi in loco 15 minuti prima del turno di visita prenotato.
La visita è riservata ai soli iscritti FAI in regola con l’iscrizione per l’anno 2023. Il contributo di partecipazione è di € 50.
Si raccomandano scarpe comode.
La visita si svolgerà con minimo 15 persone.
Pe informazioni:
Delegazione FAI di Roma
06.6879376
roma@delegazionefai.fondoambiente.it
Foto in evidenza di: Accademia dei Virtuosi, Pietro Galli "Galatea condotta da Zefiro"