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CARAVINO, TORINO

Immersa tra le vigne della fertile e generosa campagna della Valpolicella, dal 1922 una ritrovata villa romana è capace di regalarci sorprese e stupore. La villa, risalente probabilmente al IV secolo dopo Cristo, doveva appartenere ad una ricca e potente famiglia di Verona, che per l’amenità del luogo, realizzò la propria residenza fuori dalle mura della città. Dopo molti secoli, nel 1922, gli archeologi fecero riemergere dai campi i primi ambienti con i loro straordinari mosaici. Dopo l’interruzione dovuta alla guerra, gli scavi ripresero nel 1975, ma per breve tempo. Ripresero nel 2020, sotto la direzione del funzionario archeologo della Soprintendenza di Verona Gianni de Zuccato, che pur senza la documentazione necessaria ad individuare dove erano stati eseguiti i primi scavi, ritrovò riportando in vista i mosaici, rinnovando l’entusiasmo della scoperta. Gli scavi, che continuano ancor oggi, non mancano di riservare quotidiane sorprese, portando in luce nuovi mosaici, pitture murali e resti di architetture, definendo sempre più la complessa storia della villa, del suo rapporto con il territorio e con uno dei suoi prodotti di eccellenza, il vino.
Ritrovo presso: Via Villa, 2, 37024 Negrar di Valpolicella VR (Presso parcheggio Cantine Benedetti "La Villa")
Orario: Tre visite alle ore 15.00, 16.00 e 17.00
Il contributo per la partecipazione è a partire da € 5,00 per gli iscritti al FAI e € 8,00 per i non iscritti.
L'evento è su prenotazione, fino ad esaurimento posti, su faiprenotazioni.fondoambiente.it
Per maggiori informazioni: verona@delegazionefai.fondoambiente.it
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