Dal 30 novembre al 2 dicembre, dalle ore 10 alle 22, e con una staffetta prevista dalla mattina del sabato alla domenica sera per la straordinaria apertura notturna, sarà possibile visitare il salone degli artigiani e i bagni dell’Albergo intatti negli arredi, nei rivestimenti e nelle decorazioni.
MINE è il titolo dell'ottava edizione, a cura di Laura Lamonea, un’esplicita citazione dell'omonimo film di Kazma e il proseguimento dell’indagine nel sotterraneo da parte di artisti che scavano nel reale esplorando le attività umane in relazione a intervalli e vuoti spazio-temporali. L’artista video Ali Kazma (Istanbul, 1971) rappresentato a Milano dalla Galleria Francesca Minini,
dal 2002 è impegnato nella costruzione di un archivio video dedicato alla condizione umana. Il corpus comprende più di 60 film brevi, alcuni indipendenti altri facenti parte di due serie intitolate
Obstructions e Resistance in cui l’artista esplora attività umane legate alla produzione, creazione e manutenzione tra artigianalità, piccola industria e grandi catene di montaggio. I video della serie Obstrucions (2005-in corso) trattano concrete iniziative prese dall’uomo con lo scopo di produrre, restaurare e mantenere in vita, mostrando gli incessanti sforzi connessi alla precisione e alla competenza del gesto. L’uomo interviene su se stesso, su ciò che lo circonda, sulla molteplicità di oggetti che crea e utilizza; è la sua maniera di resistere, esistere, essere al mondo. Con la
serie Resistance (2012-in corso) l’artista si focalizza sul corpo umano come figura centrale della creatività e dell’invenzione artistica, scientifica e intellettuale.
Nel 2017 iI centro espositivo Jeu de Paume di Parigi ha dedicato a Kazma una mostra personale. Resta indimenticabile la partecipazione dell’artista nel 2013 in rappresentanza della Turchia alla 55° Biennale di Venezia.
Nel 2018 Video Sound Art ha avviato un’importante collaborazione con l’Istituto a indirizzo raro della ceramica e della porcellana Giovanni Caselli, sede della prima Real Fabbrica della Porcellana, e il Museo di Capodimonte per la realizzazione di una nuove opere scultoree in ceramica e porcellana.
Vincitore dell’open call 2018 è Diego Cibelli: l’artista presenterà un’installazione plastica in argilla ispirata allo spazio domestico settecentesco e alla tecnica borbonica dell’intreccio.
La residenza artistica ha permesso di attraversare l’antica tradizione artigianale della manifattura in ceramica di Capodimonte e di sperimentarne nuovi interventi artistici. In dialogo con le opere video, Oli Bonzanigo con il progetto scultoreo in porcellana I was a nervous heat. L’opera è una colonna vertebrale divisa in sezioni, uno studio delle relazioni di mimesi tra forme architettoniche e anatomia umana. L'artista prosegue l’indagine sul rapporto tra umano e materia, sulle azioni dell’uomo e i movimenti della materia come veicolo di contaminazioni culturali e geografiche.
L’artista Caterina Morigi traduce la residenza a Capodimonte in un intervento fotografico di piccole dimensioni, in cui rivela le tracce trasparenti della storia del luogo, l’atmosfera densa del bosco di
Capodimonte. Il piccolo formato rimanda ad una dimensione intima che mostrerà all’osservatore i risultati della tromba d’aria del recente ottobre abbattutasi su Napoli.
Organizzata per i visitatori ogni 60 minuti una visita guidata, su prenotazione, permetterà di entrare nell’Albergo accompagnati da un mediatore. La visita della durata di 30 minuti, disponibile sia italiano che in inglese, comprenderà il racconto della storia dell’Albergo. Nei giorni del festival sarà inoltre possibile partecipare al workshop condotto dai Maestri ceramisti della Real Fabbrica di Capodimonte per sperimentare con il loro supporto cotture, patine e decorazioni. Sede del workshop la vicinissima Libreria Popolare, ubicata in via Tadino 18 a tre minuti dall’Albergo Diurno.
Ingresso libero.
Ingresso con mediazione: 5 euro.
Per partecipare è necessaria la prenotazione: info@videosoundart.com
http://www.videosoundart.com/ottava-edizione/
nei Beni FAI tutto l'anno
Gratis