L’esposizione, che riunisce un nucleo di 40 lavori in bronzo e gesso realizzati dal 1957 – anno del sua prima personale alla storica Galleria Il Milione – al 1987, offre una ricostruzione filologica del percorso artistico di Mario Negri, proponendo una selezione di opere fondamentali alla comprensione della sua attività di scultore; un’occasione per rivivere la vitalità del clima culturale di Milano in quegli anni, animato da protagonisti come Alberto Giacometti, Giacomo Manzù, Ruggero Savinio, Enrico della Torre. La mostra, a cura di Luca P. Nicoletti, sarà accompagnata da un catalogo edito da Skira.
Mario Negri (Tirano, 1916 - 1987), dopo aver conseguito gli studi classici e artistici e un avvio di studi di Architettura al Politecnico, fra 1935 e 1940 entra in contatto con gli artisti di “Corrente”. Chiamato alle armi nel 1940, dal 1943 al 1945 è prigioniero nei campi tedeschi in Polonia, dove stringe amicizia con altri deportati, fra cui Luigi Carluccio, Leone Pancaldi, Ettore Bonora, Roberto Rebora ed Enzo Paci. Anni drammatici ma decisivi per la sua attività di scultore: una volta rimpatriato infatti si dedicherà a intensi tirocini nelle botteghe artigiane milanesi. Dal 1950 fino al 1957 inoltre si dedicherà alla critica d’arte con articoli pubblicati periodicamente sulla rivista di architettura “Domus”, fondata da Gio Ponti nel 1928. Non mancano, nel frattempo, alcune commesse pubbliche, come nel 1967 il monumento per la piazza principale di Eindhoven, in Olanda, con la collaborazione dello stesso Gio Ponti.
L’esposizione delle opere si inserisce in maniera armonica nel ricco contesto della casa museo, coinvolgendo tutti gli ambienti della villa sin dal giardino e creando un autentico dialogo con l’architettura, gli arredi e le importanti collezioni custodite a Villa Necchi Campiglio; un accostamento fisico ed empatico con l’atmosfera domestica circostante che si conclude nel sottotetto con uno allestimento di tipo museale con opere, pannelli didattici e materiali di approfondimento sulla vita e l'attività artistica dello scultore.
L'esposizione è stata prorogata dal 15 al 26 gennaio 2020.
Da mercoledì a domenica dalle ore 10 alle 18
Ingresso con visita alla Villa
Villa Necchi Campiglio, Via Mozart 14 – Milano: tel. 02.76340121; fainecchi@fondoambiente.it