
Le atmosfere rarefatte e i confini indefiniti, particolarmente evidenti nella tarda produzione di Guardi, ci svelano una Venezia diversa: sobria e malinconica. Tuttavia nel catalogo dell’artista non mancano dipinti nei quali è documentata la vita mondana della città lagunare: Guardi fu l’ultimo a dipingere le feste della Serenissima, in anni ormai prossimi alla sua fine.
Molti sono ancora gli interrogativi sulla carriera di Francesco Guardi, in particolare sui suoi esordi, quando era ancora legato al fratello Giovanni Antonio, anch’egli pittore, con il quale spesso è stato confuso. Certamente Francesco Guardi trovò la sua dimensione nel vedutismo e ne offrì una personale interpretazione.
CHIARA BOMBARDINI è dottoranda in Storia, critica e conservazione dei beni culturali all’Università degli Studi di Padova. Nel 2016 ha collaborato alla stesura del catalogo della mostra Antonio Balestra. Nel segno della grazia tenuta a Verona, al Museo di Castelvecchio, e nel 2019 è stata co-curatrice della mostra Vicenza in scena. Realtà e visione nelle vedute di Cristoforo Dall’Acqua, allestita a Vicenza, a palazzo Cordellina, in collaborazione con la Biblioteca civica Bertoliana. Ha pubblicato contributi in «Verona Illustrata» (2009-2018) e negli «Atti dell’Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti» (2020). Ha collaborato al catalogo Gli affreschi nelle ville venete. Il Settecento per conto della Fondazione Giorgio Cini di Venezia (2010-2011). Principalmente si occupa di pittura e grafica del XVIII secolo in area veneta.
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