La città costruita sull’acqua poteva contare sull’uso del legno, sul reimpiego di materiale lapideo proveniente dai siti romani della costa adriatica, prima fra tutti Altino, e soprattutto su una gran quantità di mattoni ottenuti con le argille che via via si organizzò di raccogliere alle foci dei fiumi più vicini.
Argille dunque, un materiale di poco pregio che tuttavia si presentava in tonalità cromatiche diverse a seconda della loro origine e provenienza, qualità che vennero sfruttate al massimo dalle maestranze veneziane per creare delicati ornamenti sulle facciate di chiese e palazzi.
Subito dopo il Mille, forti dell’alleanza dei territori dalmati, i Veneziani iniziarono a trasportare dall’Istria quella straordinaria pietra bianchissima che, non solo poteva irrobustire le strutture murarie in cotto, ma anche aumentare la policromia di una città che si presentava di color rosso, non a caso definita molto poeticamente da Alfred de Musset come “Venise la Rouge”.
Ore 20.45.
Incontro in modalità online.
Contributo a partire da 3,00 €. Prenotazione obbligatoria su faiprenotazioni.fondoambiente.it
Al termine della prenotazione si riceverà un'email di conferma. Il link per partecipare all'incontro sarà inviato il giorno stesso dell'evento tra le ore 20.00 e le ore 20.30
Per informazioni: venezia@delegazionefai.fondoambiente.it
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