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Viaggio a Trento
TRENTO
L’idea è individuare momenti specifici in cui Milano ha avuto un’identità cinematografica molto specifica e chiaramente studiare i motivi - sia storici e socioeconomici, sia strettamente artistici e cinematografici - per cui si sono articolati questi immaginari.
Io ho in mente due blocchi ben definiti che potremmo chiamare “Lavori in corso”, la Milano della ricostruzione e del boom, tra fine ’50 e fine ’60, rappresentata piena di cantieri e/o di grattacieli (es. “Il posto” di Olmi, “La vita agra” ma anche Visconti, Antonioni eccetera) e poi il blocco “Anni di piombo” con la Milano anni ’70 e inizio ’80 grigia e piena di automobili perfetta come scenario per poliziotteschi e simili.
L’incognita è: che succederà nel terzo blocco sulla Milano contemporanea Sala/Ferragni/bosco verticale ecc?
Alessandro Ronchi nasce a Monza nel 1982 e continua a vivere in Lombardia. Si occupa di cultura at large e in particolare di cinema e arti visive. Ha collaborato con vari magazine e riviste tra cui Domus, Esquire, Icon Design, Artribune, Exibart e Gli Spietati e con la rubrica letteraria di Yanez. Lavora inoltre con gallerie d'arte, festival, rassegne e istituzioni scolastiche. È coautore di "Confine" (Delicious Editions), una narrazione collettiva del campo rifugiati allestito a Como nell'estate 2016.
Appuntamento alle ore 18.30
Evento aperto a tutti con contributo a partire da 4€ per iscritti FAI e da 5€ per i non iscritti FAI.
Prenotazione obbligatoria su faiprenotazioni.fondoambiente.it
Per informazioni e ulteriori dettagli: milano@faigiovani.fondoambiente.it