Candiana ha visto sorgere parte del suo attuale corpo centrale durante l'epoca fascista, a partire dal complesso parrocchiale (prima Casa del Fascio), ma soprattutto da una delle sue vie principali, Via Borgo (già Borgo Littorio) inaugurata nel 1938 dal Duce in persona. Zona paludosa, fu infatti completamente bonificata e vi furono costruite una strada e un'intera via con 27 abitazioni bifamiliari che favorirono il graduale abbandono e la scomparsa degli ormai malsani casoni, le tipiche abitazioni contadine con il tetto di paglia, il pavimento di terra battuta e le pareti in pietra o prevalentemente in canne intonacate con argilla e fango. Proprio all'inizio di Via Borgo è rimasto intatto nella sua forma originaria un fabbricato a forma curvilinea, ora abitato, che fino alla fine degli anni '50 ospitava un laboratorio di filatura e tessitura per la produzione di tappeti e il confezionamento di tessuti di lana. QUIRINO DE GIORGIO > Negli anni '30 riceve molti incarichi di progettazione da parte della pubblica amministrazione: sono di questo periodo le Case del Fascio di Noventa Padovana, di Sant'Urbano, di Vigonza, di Pontelongo, di Piazzola sul Brenta, le sedi dei gruppi rionali fascisti a Padova in via Giordano Bruno, in Via Cristoforo Moro. Progetta ex novo i nuovi nuclei dei paesi di Vigonza e di Candiana, che vengono realizzati in tempo di record, poco più di due mesi. In questo periodo Quirino De Giorgio vive tra Padova e Roma.